Il pensatoio in crociera.

 


Questa sera cambio rotta.

Ispirato dalla consueta vista dal mio terrazzo, posto da cui osservo il mondo e “ricordo”, che sin dall’inizio descrissi come la tolda di una nave, e oppresso dalla calda giornata, ho scelto il mare e una nave in crociera.

Mi ritrovo a Stoccolma, dove mi attende un "palazzo navigante" di undici piani (ponti).

Undici ponti fuori bordo e, dalla nostra camera situata all'ottavo ponte con terrazzo sul mare, una vista sul porto, preludio ai tramonti baltici che potrò godere nelle successive serate.

All'interno quattro ascensori con pareti in vetro, scorrono instancabilmente dal ponte tre all'ottavo permettendo di spaziare sui vari servizi che ogni ponte ospita, dalla hall ai negozi, ai bar e ristoranti.

I bagagli sono stati portati in camera nostra e prima di poterli aprire è necessario partecipare alla consueta esercitazione di emergenza, indossando i salvagente e recarci nei luoghi previsti per l'imbarco sulle scialuppe di salvataggio.

Ma prima un veloce sguardo dal terrazzino della nostra camera, poi il via all’esercitazione.

Mezz'ora trascorsa tra il divertimento generale e qualche confusione tra i passeggeri.

Poi, prima di cena, una visita rapida alle "sorprese" di bordo e un buon aperitivo.

Il ristorante, prenotato in anticipo, ci riserva un tavolino romantico per due.

Tutto perfetto, servizio e menù.

Mentre mangio la nave salpa per destinazione Helsinki, ma non mi ero accorto.

Tornato in camera, posso ammirare le centinaia d’isolette, ciascuna con almeno un'abitazione e un piccolo molo, che punteggiano il canale di uscita dal porto e, poco dopo, il primo dei meravigliosi rossi tramonti baltici.

Al mattino mi sveglio a Helsinki, e passo  immediatamente a consultare il programma della giornata: “Escursione alla città medioevale di “Porvoo”.

Continuo a documentarmi:

“La cittadina di Porvoo, meta della nostra escursione, dista una cinquantina di chilometri da Helsinki. Il percorso è piacevole, immerso nel verde rigoglioso dove si alternano prati e boschi di pini e betulle punteggiati da casolari e fattorie, rigorosamente in legno, dipinte con colori  vivaci. Anche questa "meta turistica" offerta come una delle sei città medievali della Finlandia e la seconda città più antica dopo Turku, è stata teatro d’innumerevoli incendi.

  

La parte vecchia (Vahna Porvoo/Gamla Borgå) fu ricostruita dopo l'incendio che nel 1760 devastò la città ed è caratterizzata da vicoli e strade intersecanti con caratteristiche case di legno. In questa parte della città si trovano i magazzini di legno del lungofiume che sono stati dichiarati Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.

 

Nella parte vecchia si trova anche la caratteristica Cattedrale Evangelica Luterana in stile gotico del XV secolo.”.

I turisti, preferiscono "sciamare" nei vati negozietti  che espongono oggetti ricordo o cercare un bar che offra i servizi igienici.

Per i golosi una particolare attenzione al "Brunberg Cabdy Factory Shop", negozio che dispone di una vasta scelta di cioccolato e cioccolatini.

Rientriamo e in camera trovo il Diario di Bordo: tra le varie attività, comunica che alle ore 22,45, nel Salone Capri, Ponte 5 é programmata la "Rockmantic Night", serata dedicata al rock e al romanticismo.

Roba da giovani.

La nave salpa, destinazione San Pietroburgo.

San Pietroburgo: l'apoteosi dell'ingegno di Pietro il Grande (Mosca, 30 maggio 1672 – San Pietroburgo, 8 febbraio 1725) che utilizzò alcune isolette nella zona paludosa tra il lago Ladoga e il mar Baltico per costruire la "sua" Capitale.

Non poteva sopportare Mosca e i suoi boiardi di corte.

Nella fortezza si trovano la cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, il mausoleo dei Granduchi, il Museo storico di San Pietroburgo e il Museo dello spazio e della tecnologia missilistica.

Al sud, sulla riva sinistra del Neva, collegata all'isola di Vasil'evskij attraverso il ponte del palazzo, si trovano il palazzo dell'Ammiragliato, il vasto complesso del Museo dell'Ermitage che si estende lungo il lungoneva del Palazzo e che comprende il barocco Palazzo d'Inverno, ex residenza ufficiale degli imperatori russi, così come il neoclassico Palazzo di Marmo neoclassico.

L’estenuante attesa in fila per l’ingresso al Museo dell'Ermitage è scontata e la descrizione del contenuto delle sale la salto per non addormentarmi sulla seggiola.

Il pranzo è servito in un caratteristico locale russo e la convivialità con gli altri compagni di crociera sopperisce alle fatiche della mattinata.

A sera dal ponte superiore ammiro uno dei tanti tramonti rosseggianti mentre la nave salpa verso Tallin.

Il solito Diario di bordo annuncia che questa sera, alle ore 22,30, presso il Gran Bar Salento Ponte 5, avrà luogo l'elezione di Miss Crociera.

Robe da giovani e belli.

Il mattino successivo mi sveglio a Tallin. capitale dell'Estonia, piccola perla che si specchia nelle acque del Baltico.

Il meteorologo prevede in mattinata tempo variabile con possibili colpi di vento e scrosci temporaleschi, conseguentemente nello zainetto inserisco il cappellino impermeabile.

Alla prima tappa, all'ingresso delle mura di cinta della città, ci attende una rappresentazione in costumi medioevali con duello finale.

Poi via per raggiungere la città alta non senza aver ammirato il vivace centro, con splendidi palazzi che fanno da sipario alle strade e passando da strette scorciatoie che mettono in comunicazione cortili, bar e trattorie con l'arteria principale.

Un suggestivo e inedito percorso.

 

Non piove ma , salendo verso la parte alta di Tallinn, avvertiamo che il vento è freddo e teso e mi metto in testa il cappellino da pioggia che avevo sistemato nello zainetto.

 

Lungo la salita in acciottolato mi soffermo, a mezza ripa, ad ammirare la Cattedrale Ortodossa di Aleksandr Nevskij in stile Bizantino - Russo. La Chiesa é dedicata al principe di Novgorod e di Vladimir dal 1252 fino alla sua morte, Aleksandr Nevskij, a quel tempo incaricato di difendere le terre del nord-ovest russo dagli svedesi e dai tedeschi del Baltico.

E poi... arrivo al Belvedere con vista sulla città a 180 gradi. Tetti, campanili, torri e guglie sono a mia disposizione, facendomi spazio tra i numerosi turisti impegnati negli irrinunciabili "selfie". Immancabili i cinesi.

Si scende nuovamente nella città bassa, passando da altro percorso e sbucando nella piazza del Municipio, bell'edificio medioevale del 1400 di stile gotico affiancato dalla guglia del "Vecchio Tommaso", in stile barocco.

 

A un lato della piazza è visitabile la vecchia farmacia municipale (forse la più antica farmacia ancora attiva in Europa, essendo stata da sempre alloggiata nella stessa costruzione medioevale dall'inizio del XV secolo).

 

All'interno, raccolti in alcune bacheche, sono conservati strumenti e alcuni esemplari di animaletti utilizzati come cavie dagli studiosi.

Come previsto dal meteo, non poteva mancare la sorpresa finale: mentre in coda salgo sulla passerella della nave un violento scroscio di pioggia mi coglie impreparato.

Il giubbino impermeabile è nello zainetto.

Il Diario di Bordo ci comunica che questa sera alle 22,45, presso l'Atrio Italia Magica - Ponte 3, è prevista la Festa: La Notte in Maschera.

Preferisco l’aria aperta e salgo sul ponte superiore. Il temporale si è esaurito lasciando l’orizzonte aperto al rosso fuoco tramonto mentre la nave parte per Stoccolma.

Stoccolma

Il programma della giornata prevede, tra diverse opzioni, tra queste scelgo la visita al Municipio, una delle sedi previste per i festeggiamenti della consegna dei premi Nobel e del Museo VASA che conserva quasi intatto, il Galeone Vasa, affondato nel porto di Stoccolma il giorno stesso del varo, il 10 agosto 1628. e, dopo essere rimasto oltre tre secoli sott'acqua, ripescato nel 1961 e sottoposto al restauro.

Il Municipio considerato uno degli esempi più importanti di romanticismo svedese, è situato sulla punta orientale dell'isola di Kungsholmen, affacciandosi sulle acque del lago Mälaren poco distante sulle isole di Riddarholmen e di Södermalm.

 

L'ingresso é nella "Sala Blu", sede della cerimonia del banchetto dei premi Nobel, che sono consegnati ogni anno presso la vicina Sala dei Concerti, eccezion fatta per il Nobel per la Pace che viene consegnato a Oslo, capitale della Norvegia.

 

Salendo l'ampio scalone si accede, sulla sinistra, alla "Sala oro" ricca di colonne dorate e di affreschi. In particolare quello situato sulla parete di fondo.

 

In seguito mi attende la visita al Museo VASA e al Galeone affondato il giorno stesso del varo e recuperato nel 1961, quasi intatto grazie alla pochissima salinità del Baltico e al fondale limaccioso che l’ha ricoperto durante la sua permanenza sott'acqua.

Il battello voluto e progettato da Re Gustavo II Adolfo di Svezia e costruito tra il 1626 e il 1628, ebbe vita molto breve.

Al momento della partenza molti invitati salirono a bordo all'ultimo momento. Il 10 agosto 1628 il Vasa issò le vele per il suo viaggio inaugurale poco al largo del porto di Stoccolma dove era stato costruito. Appena fuori dal porto, dopo poche miglia di percorso, una folata di vento lo fece inclinare su di un lato, ma con perizia il timoniere riuscì a raddrizzarlo.

 

Una seconda folata di vento però lo inclinò nuovamente e l'acqua iniziò a entrare nello scafo attraverso i portelli dei cannoni.

La nave affondò molto rapidamente ad appena 120 metri dalla costa e dopo aver percorso meno di un miglio marino, adagiandosi su di un fondale fangoso poco profondo (la regione marina attorno a Stoccolma è sostanzialmente una laguna); molti vennero salvati dalle imbarcazioni accorse in aiuto, ma almeno 40 delle 130 persone a bordo morirono nel naufragio, fra cui anche mogli e figli di alcuni membri dell'equipaggio, comunque molti meno di quanti ci si potesse attendere, dato che i marinai a bordo si attendevano un tale tipo di evento.

Ultimo giorno e torno a bordo con qualche rimpianto di non aver potuto visitare altre interessanti, ma sicuramente più gravose, zone che via via sono proposte dai "menù turistici" della Crociera.

 

Dalla nostra terrazza fotografo un simpatico traghetto e, dopo cena, gli ultimi rossi tramonti del Baltico.

Ultima notte a bordo e con l’ultima notte l’ultimo saluto a questo tour serale in compagnia delle amiche e degli amici che con me hanno voluto virtualmente concedersi una fresca serata sulle acque del Mar Baltico.

Non vi sentite un poco più rinfrescati, ora!

Alla prossima.

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